Molti di voi conosceranno già Italian Stories, la piattaforma grazie alla quale è possibile mettersi in contatto con i migliori artigiani in tutta Italia per visitare i loro laboratori e partecipare a workshop esclusivi: è un progetto che seguo da tempo e di cui ho scritto anche su casafacile.it [Turismo alternativo nelle botteghe artigiane], perché mi piace un sacco l’idea di poter girare per l’Italia e ritagliarmi il tempo di scoprire le attività tradizionali sul territorio.
Di recente è stato lanciato un progetto di crowdfunding su Kickstarter, ancora in corso in questi giorni: si chiama MANI – the heart of Italian craftsmanship e prevede la pubblicazione di un volume fotografico dedicato alle storie di alcuni degli artigiani della community.
Come mi ha scritto qualche tempo fa la fondatrice di Italian Stories, Eleonora Odorizzi:
Abbiamo raccolto le nostre storie e immagini più intense per celebrare la bellezza del nostro artigianato attraverso un libro che avrà una tiratura limitata.
Oggi ho finalmente avuto il tempo e l’occasione per parlare un po’ con Eleonora e ne ho approfittato per una breve intervista.
Paola: Ciao Eleonora, perché una raccolta delle storie degli artigiani?
Ci siamo resi conto di possedere un meraviglioso archivio fotografico digitale ormai di grandi dimensioni e di ottima qualità, grazie ai nostri storyfinder, e abbiamo realizzato che fosse un peccato non poterlo vedere tutto insieme, per godere di tutta la bellezza che questi scatti racchiudono. Abbiamo quindi pensato di raccogliere le immagini in un volume fotografico che sia anche un travel book di ispirazione, perché è interessante e bello scoprire queste storie, ma ancora di più sapere che è possibile viverle.
Abbiamo anche subito immaginato che questo potesse essere un ulteriore modo per fare community, per far conoscere queste interessanti realtà ad un numero maggiore di persone: lo strumento del crowdfunding ci è sembrato lo strumento migliore per costruire questo progetto che avevamo in mente.
La nostra community è ormai grande e secondo noi è molto bella l’idea che ciascuno possa contribuire a portare a portare a compimento questo progetto: è un po’ come se si trattasse del primo lavoro che davvero coinvolge tutta la community di Italian Stories, che ormai si pone come un punto di riferimento all’interno del dibattito sull’artigianato italiano.
P.: Gli artigiani coinvolti sono 28. Se dovessi scegliere solo una storia tra queste, quali mi racconteresti?
Naturalmente è difficile scegliere, perché tutte le storie che vogliamo inserire nel volume sono molto coinvolgenti. Intanto speriamo che sia solo il primo volume di una serie e chissà che non si riesca a trovare anche un editore interessato a investire sul nostro progetto, per farne un vero e proprio travel book, con più storie e approfondimenti.
Dicevo che è molto difficile scegliere, ogni giorno cerco di parlare di un artigiano diverso, perché tutte le storie sono esemplari. Oggi posso raccontarti la storia di Elisa Monaco, che fa parte di una famiglia di sarti vicino a Pistoia. Ad un certo punto si sono trovati costretti a ripensare al proprio prodotto e si sono reinventati come sartoria teatrale: tu entri nel laboratorio ed è come entrare in tanti mondi diversi, grazie alla presenza di abiti meravigliosi in tessuti preziosi, che fanno sognare.
Credo che questo sia un bel segnale di come si possa non darsi per vinti e anzi ci si possa reinventare: se nelle aziende famigliari, in cui generalmente il passaggio generazionale può essere complicato, qui mi sembra invece che ci sia stata molta collaborazione. Le trasformazioni che hanno applicato al loro lavoro si deve certamente all’influsso positivo dei giovani, di Elisa e di suo fratello, che hanno fatto evolvere il lavoro del padre in una nuova direzione, mantenendo però la tradizione e la conoscenza.
P.: Il crowdfunding è quasi scaduto: dunque ci sarà il tempo per ricevere il libro come regalo di Natale?
Il progetto è stato proprio pensato per arrivare in tempo per Natale: il volume sarà prodotto in un’edizione limitata di 365 copie e sarà ancora possibile ordinarlo dopo la fine del crowdfunding – se non andrà tutto esaurito prima (ndr)!
Cosa aspetti? Restano pochi giorni per andare su Kickstarter e partecipare! Io mi sono appena fatta il secondo regalo di Natale, sempre all’insegna del crowdfunding e del sostegno di imprese coraggiose a cui voglio dare tutto il sostegno possibile (la prima era Iluut, di cui ho parlato qui) e sono molto molto soddisfatta.
Vi lascio con le parole del team di Italian Stories, che sulla pagina Facebook hanno scritto:
Tutti vogliamo essere parte, seppur piccola, di un cambiamento che migliori qualcosa che ci sta a cuore, ma spesso non sappiamo come rendere possibile il nostro sentire.
Ora potete contribuire anche voi alla rinascita del nostro artigianato, alla diffusione della conoscenza e della bellezza, regalando MANI, il libro con alcune delle più belle storie della nostra manifattura.