Una super carrellata con tutte le mie foto dalla Dutch Design Week 2016 (e qualcuna di più): sono tornata da Eindhoven con mille nuove ispirazioni e, nell’attesa di scrivere tanti post più approfonditi, ecco tante foto per rifarti gli occhi!
Enjoy!
Il mio albergo: Inntel Art Hotel Eindhoven
Dormire in un Art Hotel, farsi coccolare da piccoli lussi e svegliarsi con la vista dall’alto sulla città: qui ogni camera è diversa dall’altra e anche solo scorrere le foto pubblicate sul sito fa venir voglia di tornare tante volte, per scoprire ogni volta interni nuovi, differenti per colori e stile. L’edificio principale è quello che si vede nella foto qui sotto, ma l’hotel occupa anche un’area del Lichttoren, l’edificio bianco sulla sinistra, una volta sede della fabbrica Philips.
Design Academy Eindhoven Graduation Show
L’evento della Dutch Design Week che non mi perderei per nulla al mondo: ho avuto la fortuna quest’anno di entrare un’ora prima dell’apertura ufficiale, grazie al press tour a cui ho partecipato. Così ho potuto vedere gli spazi semi deserti e essere tra i primi a parlare con gli studenti. Alcuni erano alla prima vera esperienza in pubblico ed erano anche un po’ emozionati, ma in generale la cosa che mi stupisce sempre qui è l’alto livello di preparazione degli studenti. Sicuramente guidati da un team di professori che li spronano, questi ragazzi riescono a ragionare e approfondire su tematiche anche complesse che riguardano tanti aspetti della società contemporanea, con risultati decisamente sorprendenti e convincenti.
La mostra del 2016 si intitola “In Need Of …” ed è stata curata da Formafantasma: 171 progetti su 3 piani di esposizioni e un catalogo davvero interessante, che raccoglie anche approfondimenti sui progetti attuali di ex studenti.
Kazerne
Kazerne è un altro dei miei posti preferiti della Dutch Design Week e anche quest’anno si conferma come tale. Qui abbiamo visitato la mostra “Escape. Embracing the freedom of beauty” (visibile fino al 24 febbraio 2017), scoperto i progetti finalisti della sezione “New Materials” dei Dutch Design Awards (con progetti pazzeschi, di cui vi parlevò più avanti) e i 10 progetti dell’iniziativa della Dutch Design Foundation x Kickstarter: in particolare questi ultimi sono stati molto interessanti per me, perché mi affascina la scelta di un’istituzione di sostenere alcuni progetti meritevoli attraverso una piattaforma di crowdfunding.
Trovi tutti i progetti Dutch Design Foundation x Kickstarter qui: kickstarter.com/DDF
Popcore
Un’iniziativa a cura di Emma Wessel e Tijs Gilde, per creare una piattaforma dove i giovani designer possano esprimersi e mostrare il loro lavoro: per la DDW hanno organizzato una mostra con installazioni multidisciplinari che catturano l’attenzione.
Strijp-S
La zona più popolare e forse più frequentata della Dutch Design Week: inevitabilmente ci sono anche i grandi sponsor e progetti un po’ più commerciali, se così si può dire, ma allo stesso tempo anche qui si possono fare delle gran belle scoperte e rivedere quelli che ormai sono vecchi amici, come i ragazzi di Pikaplant.
Qui segnalo in particolare la mostra alla MU Gallery, sul rapporto tra sesso e design:una riflessione materiale e culturale, con installazioni e video interessanti e coinvolgenti, che trattano un tema in qualche modo difficile in modo serio e realista, ma allo stesso tempo ironico e fresco.
E poi Age of Wonderland al Natlab, a pochi minuti a piedi da Strijp-S: un programma di ricerca che propone sempre progetti super interessanti e quest’anno ha coinvolto designer e attivisti di tutto il mondo a ragionare intorno al tema dei Big Data. Ho avuto modo di chiacchierare con il curatore Arne Herndriks e sono davvero rimasta colpita dall’approccio critico della mostra, dall’attivismo dei singoli partecipanti e dell’iniziativa in generale, capace di generare dibattito, senza mai scadere nel banale.
Maarten Baas Makes Time
Una mostra organizzata da Maarten Bass in collaborazione con la DDW sul tema del tempo, che vede la partecipazione di designer internazionali e un ricco programma di performance: qui ho passato il mio sabato sera a Eindhoven, tra un brindisi e l’altro.
Envisions: Products in process – Part 2
Affacciato sullo stesso cortile della mostra di Maarten Baas, c’è lo spazio allestito da Envisions: li avevo scoperti a Milano e ne ho scritto tanto (qui e qui in particolare) e ora ho potuto ammirare la seconda parte del progetto, con nuovi designer coinvolti.
Sectie C
La sezione della DDW più lontana dal centro (per fortuna ci sono navette e taxi gratuiti in questi giorni!): artisti e designer aprono i loro studi al pubblico, allestiscono mostre per l’occasione e organizzano workshop.
Dutch Invertuals: Power Play
Anche questo per me era un must: ho avuto poco tempo per vistare la mostra di Dutch Invertuals quest’anno, ma ce l’ho fatta! Come sempre, tanti esempi di design sperimentale stavolta declinati attorno al tema del sovraccarico di energia.
Van Abbemuseum
La mostra di quest’anno si intitola Broken White e coinvolge gli studenti della Design Academy su una riflessione sul colore, sotto la guida di Mathieu Meijers.