La scorsa settimana sono stata a Milano per il Salone e il fuorisalone, macinando kilometri su kilometri a piedi, per riuscire a vedere il più possibile, o almeno la maggioranza di quanto mi ero appuntata nell’elenco fuorisalone 2016: gli eventi imperdibili secondo me.
Come previsto, non tutti gli imperdibili si sono rivelati tali… ma la qualità generale era davvero alta e ho deciso oggi di mettere in evidenza i progetti che ho amato di più, per poi andarli ad approfondire eventualmente nelle prossime settimane.
Dear Data
Due artigiane dei dati che decidono di dedicarsi ad un progetto ambizioso (perlomeno per la grande costanza necessaria): ogni settimana un tema, attorno a cui raccogliere dati da elaborare visivamente. Il risultato sono le cartoline che Giorgia Lupi e Stefanie Posavec si sono scambiate per un anno intero, e che presto diventeranno un libro: io non vedo l’ora!
La mostra presso il Laboratorio Formentini (via Formentini 10, Milano) resterà aperta fino al 29 aprile, ma se non puoi passare ti consiglio vivamente di visitare il sito di Dear Data, dove sono presenti le scansioni ad alta qualità di tutte le cartoline, fronte e retro.
Envisions
Un format che ti aspetti a Ventura Lambrate: giovani olandesi neodiplomati e preparatissimi che presentano oggetti di una bellezza senza pari. Qui però i designer si sono decisamente superati e hanno deciso di esporre elementi sviluppati nelle fasi di elaborazione dei singoli progetti, superando la comune paura di essere copiati, soprattutto al fine di rendere cosciente il pubblico di quanto lavoro ci sia dietro un singolo oggetto.
Anche l’allestimento risulta molto efficace, perché i curatori Simone Post, Sanne Schuurman, Iwan Pol sono riusciti ad accostare elementi differenti tra loro sulla base di puri criteri estetici.
Hanno partecipato all’esposizione Envisions: Adrianus Kundert, Tijs Gilde, Jeroen van de Gruiter, Studio Plott, Iwan Pol, Simone Post, Sanne Schuurman, Bastiaan de Nennie, Studio Truly Truly.
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E approfondisci sul sito di Envisions.
Herringbones
Raw Edges ha presentato allo Spazio Sanremo il loro ultimo lavoro di ricerca, con arredi essenziali, progettati con l’utilizzo di assi di legno grezzo (jelutong e pino) dipinte immergendole in vasche di colore all’acqua, che lascia il legno a vista. I colori si sovrappongono e si sfumano, creando un pattern a zig-zag esteticamente molto riuscito: potevo non amarlo?
Microfacts
Allestimento minimale e attenzione focalizzata sui piccoli oggetti in mostra alla galleria Subalterno1, dedicata all’autoproduzione italiana. La mostra Microfacts, a cura di Stefano Maffei, in collaborazione con The Fablab e Tecnificio, presenta i lavori di 15 designer, a cui è stato dato un unico vincolo progettuale, un cubo immaginario di 6x6x6 cm.
La dimostrazione che al fuorisalone non servono allestimenti urlati e progetti esagerati.
Progetti di: Massimiliano Adami / Donato Nardulli, Associato Misto, Lorenzo Damiani, Studio Ghigos, Studio Graffe, Ilaria Innocenti / Giorgio Laboratore, Modoloco Design, Giacomo Moor, Lorenzo Palmeri, Filippo Protasoni, Brian Sironi, Simone Spalvieri / Valentina Del Ciotto, Tecnificio, Riccardo Vendramin, Giorgia Zanellato / Daniele Bortotto.
Mini Living. Do disturb
Finalmente una grande azienda in grado di sorprendermi al fuorisalone, con un allestimento centrato sulle idee anziché sui prodotti: Mini Living. Do disturb vuole aprire il dibattito sulle possibilità di un uso creativo dello spazio, anche di quello abitativo.
Un sistema di appartamenti di 30 metri quadri in cui è possibile avere aree riservate alternate ad aree comuni, realizzate attraverso pareti attrezzate che si aprono verso l’esterno, così da ottimizzare gli spazi e creare occasioni di condivisione.
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One-off
La scala di Alfred von Escher porta sulla terrazza di h+ (che ospitava Hem al piano terra) dove si trovava una tavola imbandita e una selezione del miglior design di matrice artigiana, a cura di Leftover.
Tra gli altri: le cementine grezze della fabbrica Tomasello di Santa Flavia, i tappeti in pura lana Ike e Koi di Vito Nesta e Ludek Lancellotti, il lavabo Marble Trug di Stefano Bongiorno per Leftover, il paravento Armando e Lia di Ilaria Innocenti, i quaderni rilegati a mano con le carte dei mercati di Palermo di Edizioni Precarie, il timbro in argilla refrattaria MadrePane di Roberto Sironi.