Rimanere puri, veri, fedeli a se stessi e ai propri ideali, integri nel corpo, saldi nello spirito, sempre in movimento, sensibili a ciò che accade attorno. Essere liberi, anticonformisti, vitali, sovversivi verso omologazioni o stereotipi. Stare bene, con sè e con gli altri, con il mondo. C’è un modo per dire tutto ciò, un’espressione che è un mood, un progetto, una scelta.

Questo mood è rappresentato perfettamente dall’espressione STAY GOLD, scelta quest’anno come motivo portante di The Others, progetto espositivo internazionale dedicato all’arte contemporanea emergente.

Diretto da Olga Gambari in collaborazione con Roberta Pagani e con un board curatoriale formato da Stefano Riba, Liv Vaisberg e Pietro Gaglianò, The Others è ormai uno degli appuntamenti fissi (leggi: imperdibili) della settimana torinese dell’arte contemporanea: la location è incredibile e comprende celle, cortile e teatro dell’ex carcere Le Nuove di Torino, in centro città.

The Others, gli altri, sono tutti operatori del settore culturale, profit e no-profit, realtà profondamente differenti tra loro, ma accomunate dall’impegno su progetti dedicati a giovani artisti. Si passa dalle gallerie nate da massimo 5 anni, alle associazioni, dai collettivi di artisti ai progetti editoriali, dagli spazi dedicati al design autoprodotto alle residente per artisti.

L’edizione di quest’anno è la quinta e per la prima volta avrò l’occasione di raccontarti The Others da un punto di  vista privilegiato. Stay Gold è un claim che sento appartenermi in modo particolare, vicino al mio modo di pensare e di agire: diventerà il mio mantra da qui alla fine dell’anno, almeno… sono sicura mi porterà fortuna.

Stay tuned & Stay gold!

Gli altri hashtag sono: ‪#‎youaretheothers‬ #‎theothersfair‬

5-8 novembre 2015
Torino, Ex Carcere Le Nuove
theothersfair.com
#staygold #theothersfair

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{ Questo post è dedicato a mia madre che oggi compie gli anni: stay gold! }